Il video inizia con il cantante davanti a un bancomat che vuole ritirare soldi.
Da qui parte l’originale idea del filmato.
Dentro al bancomat ci sono omini che lavorano: spingono il denaro fuori, scendono con un ascensore nelle profondità (e qui ricordano i minatori), fabbricano e spediscono il denaro, controllano il codice che uno digita, dipingono la regina sulla banconota, abbattono alberi e fabbricano carta.
Da notare il parallelo tra il cantante prelevatore e il cantante operaio.
Verso la fine l’operaio cantante non ne può più e inizia la rivolta. Rovescia i tavoli, dà fuoco ai soldi, incendia anche un settore, dando origine a un domino: il fuoco si allarga distruggendo tutto il bancomat, cioè il loro mondo.
Ritorniamo all’inizio: il cantante vuole prelevare contanti ma l’aggeggio gli da’ il messaggio “macchina non in servizio”.
Bello pensare che dietro a ogni attrezzo elettronico ci sia un altro mondo e che il loro lavoro consista nel far funzionare quell’attrezzo.
Questo mi fa venire in mente la frase di A. Clarke:
Quindi, chissà mentre sto scrivendo al pc quale mondo c’è dietro.
LaB
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