sabato 16 aprile 2011

L’ultimo video di Caparezza, “Goodbye Malinconia” (2011) esprime bene il senso apocalittico che ha caratterizzato l’avvio di quest’anno prima del 2012, anche per quanto riguarda il declino pare ormai irreversibile della nostra nazione. Malinconia infatti, con l’accento sulla O, è nel videoclip la triste nazione che va spopolandosi (“da qui se ne vanno tutti”, recita l’ossessivo ritornello), chiara metafora del degrado italiano, cui allude anche in modo più scanzonato l’altro nome del rap di noialtri, Fabri Fibra (nel 2033 “saremo tutti emigrati a Saint Tropez / tranne te…”).

Una citazione, quella di Fibra, che rimanda a uno dei grandi classici del boom economico, il “Saint Tropez” (1962) di Peppino di Capri, già ripresa nel 1981 da Ivan Cattaneo in un album dal titolo futuristico come “2060 Italian Graffiati” (1981) in cui si iniziava a intravvedere il triste futuro che incombeva sul duecentenario dell’Unità. E anche il video di Caparezza ha l’aspetto di una stranita fantascienza, genere che all’autore piace praticare: il cantante si aggira per una città deserta, appena abbandonata dai suoi abitanti, vagando sperduto come in classici scientifiction quali "Last Man On Earth" o "I am Legend", dove lo spaesato uomo comune si ritrova in una metropoli inspiegabilmente desertificata e si deve ingegnare a risolvere l’arcano.

“Come ti sei ridotta in questo Stato?” chiede il cantante pugliese all’immaginaria Malinconia, con un suo tipico gioco di parole. Ma la città è vuota, e nessuno gli risponde.

Apollo 13

Nessun commento:

Posta un commento